Editoriale di novembre di Camminiamo Insieme : BENEDIZIONE NATALIZIA

LETTERA APERTA

ALLA COMUNITA’ PASTORALE S. GIOVANNI BATTISTA

PARROCCHIE DI ANNONE, ELLO, IMBERIDO ED OGGIONO.

 

                                      BENEDIZIONE NATALIZIA

 

Carissimi:

è con grande dispiacere che vi scriviamo questa lettera.

Quest’anno, causa pandemia da covid-19, ci troviamo costretti a vivere la Benedizione natalizia in una modalità diversa dagli anni scorsi.

In particolare: non potremo visitare tutte le famiglie girando casa per casa.

Le motivazioni sono intuibili: responsabilità e prudenza per l’emergenza in atto.

Responsabilità e prudenza di noi Sacerdoti e del Diacono Alessandro per la tutela della vostra salute, della salute di tutte le persone con cui verremmo a contatto visitando ogni casa e famiglia.

Il rischio di venire infettati e diventare inconsapevoli trasmettitori del virus è purtroppo alto.

Responsabilità e prudenza anche per la nostra salute in quanto la visita a tutte le famiglie rischierebbe di esporci ad un contagio pericoloso.

Abbiamo preso questa decisione con sofferenza e dispiacere ma pensiamo sia, per quest’anno, la scelta più oculata.

Questo non significa che ci mancherà la Benedizione del Signore: ogni volta che partecipiamo all’Eucaristia o ad altro Sacramento infatti noi veniamo benedetti dal Signore.

Certo Natale ha un significato e una tradizione tale per cui la visita alle famiglie era un appuntamento atteso e importante.

Anche fattivamente il Sacerdote o il Diacono che entrava in casa testimoniava la verità di una Incarnazione del Signore nella vita e negli affetti di ciascuno.

Vorremmo perciò essere, comunque, presenti in ogni casa, famiglia, luogo di lavoro, per portare a tutti l’annuncio della nascita di Gesù in mezzo a noi e la sua Benedizione che ci sostenga nel tempo travagliato che stiamo attraversando.

Stiamo studiando la modalità più opportuna per incontrarci e vivere l’incontro con il Signore che viene.

Così come siamo in attesa dell’evolversi della situazione sanitaria per valutare la possibilità di visitare i luoghi di lavoro: ditte, uffici, negozi.

Speriamo di riuscire a consegnare a ogni famiglia la Lettera del nostro Arcivescovo per questo Natale, un cero da accendere in casa la notte di Natale (la luce di Gesù che viene a squarciare le nostre tenebre) e un contenitore con acqua santa con cui fare poi il segno della Croce e portare la Benedizione del Signore nelle nostre famiglie.

Non sappiamo ancora come questo potrà avvenire ma contiamo sulla collaborazione di tanti perché, comunque, avvenga.

Auspichiamo che ci siano “portatori della Benedizione del Signore” che arrivino alla propria famiglia e a quei vicini di casa impossibilitati a partecipare alle nostre Liturgie.

Ci prepariamo ad un Natale diverso ma aperti ed attenti ai doni e alle sorprese che il Signore ci riserva.

Auguri a tutti.

Don Maurizio, Don Davide, Don William, Don Giuseppe, Diacono Alessandro

 

 

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