Settembre, si riparte : l’invito di Don William…ai giovani

Settembre 2023

Carissimi giovani,

riprendiamo il percorso “pieno di vita”.

La GMG a Lisbona, vissuta con alcuni di voi mi spinge a offrire alla vostra attenzione e intelligenza alcune piccole considerazioni quale augurio perché ci sia in voi la pienezza della gioia e della fede amorosa in Gesù. Chiedo proprio a Lui per ciascuno di voi che la fede sia non qualcosa di estremamente razionale, ma profondamente amorevole, affinché possa essere feconda e al tempo stesso ragionevole, ossia aperta a una insaziabile inquietudine che sprona a essere dei seri ricercatori della Verità.

Vi auguro di essere giovani inquieti e mai sazi o accontentati, perché attratti sempre da nuove vette; da traguardi, come trampolini di rilancio continuo, raggiungibili per istruire e non far tacere la domanda «Che cosa è mai l’uomo perché di lui ti ricordi, il figlio dell’uomo, perché te ne curi?» (Sal 8,5). Questa è una di quelle questioni che accompagnano l’intera esistenza di ogni uomo e anche la nostra e che ci pone in cammino.

Un acuto filosofo e matematico francese Blaise Pascal scrive: «Che cos’è un uomo nella natura? Un nulla rispetto all’infinito, un tutto rispetto al nulla». (Pensieri, n.230 in B. Pascal, Opere complete, a cura di Maria Vita Romeo, Firenze-Milano 2020). Saper scrutare l’orizzonte della vita, l’infinito, permette di compiere i passi giusti per far emergere il divino che è in noi, quella immagine e somiglianza con Dio che la grammatica dell’esperienza storica di Gesù ci offre per comprendere.

Carissimi non possiamo per sapere di Dio by-passare Gesù, via, verità e vita. Chi lo dice? L’esperienza dei suoi discepoli che si è fatta comunità di convocati (ecclesìa), null’altro. È tutto un gioco di fiducia come dovremmo aver imparato già dalle molteplici situazioni di vita.

Vi offro qualche piccolo suggerimento, regalatomi dal filosofo, senza nessuna pretesa; semplicemente, perché tutti, io compreso, possiamo camminare alla ricerca di un’umanità buona e bella, perché incastonata nell’amore di Gesù.

Innanzitutto Pascal ha parlato dell’uomo e di Dio perché è arrivato alla certezza che «non solo non conosciamo Dio se non tramite Gesù Cristo, ma non conosciamo noi stessi se non tramite Gesù Cristo. Non conosciamo la vita, la morte, se non tramite Gesù Cristo. Al di fuori di Gesù Cristo non sappiamo cos’è né la nostra vita, né la nostra morte, né Dio, né noi stessi. Così senza la Scrittura, che ha per unico oggetto Gesù Cristo, non conosciamo nulla e vediamo solo oscurità». (Pensieri, n.36).

Non possiamo conoscere Gesù (= Dio) in modo razionalista e individualista ma riconoscendo che tutto è possibile solo nella dimensione dell’amore gratuito che ci previene e ci accompagna come un vero e proprio dono per tutti. Solo l’amore è la giusta lente della ragione per cogliere la presenza di Dio. È, dunque, altamente necessario, se volete, e solo se volete, educare l’amore al pensiero di Cristo.

Solo la grazia (l’amore) di Dio permette al cuore dell’uomo di accedere all’ordine della conoscenza divina, alla carità. Questo ha fatto scrivere a un importante commentatore contemporaneo di Pascal che «il pensiero non arriva a pensare cristianamente se non accede a ciò che Gesù Cristo mette in atto, la carità». (J.L. Marion, La Métaphysique et après, Paris 2023 356).

Carissimi, Dio ci ama! Come comprenderlo? Iniziamo a pregare. Non c’è altro modo per conoscere se non frequentare… Non è così per le relazioni che viviamo?

Quello che vi scrivo nasce dall’osservazione che ho fatto al Santuario di Fatima in occasione dell’avvicinamento e preparazione della GMG a Lisbona. Quanti giovani in ginocchio a pregare… quanta gioia nei cerchi di riflessione e di preghiera, nei canti religiosi ballati tutti insieme e coinvolgendo anche chi non era parte del gruppo. Sì, perché l’amore, la preghiera non fanno parte di persone individualiste che pensano di esistere solo loro, ma sono coinvolgenti creando continuamente ponti.

In secondo luogo, Pascal suggerisce: «l’uomo non è che una canna, la più debole della natura, ma è una canna che pensa». (Pensieri, n.231). Educarci al pensiero di Cristo! Quante volte avete letto il Vangelo? Vi invito a leggere e rileggere, perché esso è una via per formare il pensiero. Un’acqua per la nostra sete di felicità, una proposta per una umanità che brilla della sua relazione fondamentale; di una capacità di ascolto anticamera della vera fiducia per ogni relazione; un antidoto alla paura che spesso attanaglia la nostra vita paralizzandola, rendendola altamente vulnerabile e in balìa di pensieri che sembrano la soluzione ai nostri problemi ma che pian piano ci incatenano in situazioni lontane dalla vera gioia e realizzazione. Scrive Pascal: «Cosa dunque ci gridano quest’avidità e quest’impotenza, se non che un tempo ci fu nell’uomo un’autentica felicità di cui ora gli restano soltanto il segno e l’orma del tutto vuota, che egli tenta invano di riempire con tutto ciò che lo circonda, chiedendo alle cose assenti l’aiuto che non ottiene dalle presenti? Ma invano, perché quest’abisso infinito non può essere colmato se non da un oggetto infinito e immutabile, ossia da Dio stesso». [Pensieri, n.181]

Carissimi, con gioia vi invito a pregare e a conoscere il Vangelo perché possiate nella vostra vita incontrare Gesù e ogni persona che si renderà prossima a voi in uno slancio pieno di vita per tutti. Amate e fate del bene gratuitamente senza nulla pretendere e con coraggio!!!

 

Per i 18/19enni (quarta e quinta superiore) vi farò sapere quando iniziamo il cammino che sarà la domenica sera alle 20.30 presso il salone sant’Agnese – Oratorio di Oggiono.

Per i giovani. Da quest’anno desidero fare due proposte. Ognuno di voi può farle entrambi.

Per tutti coloro che hanno finito le superiori fino ai 25/26 anni compiuti (non voglio essere fiscale… vedete voi) vi propongo il cammino di catechesi le cui date sono di seguito oltre agli impegni in comune con altri gruppi; per coloro che sono sopra i 25/26 anni propongo come vostro cammino di fede la LECTIO DIVINA settimanale il venerdì ad Annone chiesa san Giorgio alle 20.30 la cui conclusione è alle ore 21:10 circa.

Invio il calendario degli incontri di catechesi che si terranno nel salone sant’Agnese presso l’oratorio di Oggiono alle ore 20.45:

9 ottobre 2023; 23 ottobre 2023;

6 novembre 2023; 20 novembre 2023;

8 gennaio 2024; 22 gennaio 2024;

5 febbraio 2024;

8 aprile 2024; 22 aprile 2024.

 

Nella speranza di poter camminare insieme vi auguro ogni bene

Don William