Questa settimana vi chiediamo di mettere a frutto i vostri talenti. Fate o realizzate qualcosa che vi riesce particolarmente bene, in cui siete davvero bravi, (un canto, una poesia, un dolce, una costruzione con i lego, una barzelletta, uno spettacolo) per donarla a qualcuno che secondo voi ne ha bisogno o può desiderarla. L’atteggiamento che dovete ricordarvi è l’umiltà, quindi ciò che nel vostro cuore deve splendere di più è la felicità di aver fatto qualcosa per gli altri. All’opera!
Il presepe : costruiamo Giuseppe (umiltà)
Il libro proposto:
André LOUF L’umiltà
Il film per bambini : Cenerentola
Il film per adulti: La ricerca della felicità
1 thought on “Quinta settimana di Avvento : UMILTA’”
Trovo che le iniziative proposte quest’anno, per l’Avvento, abbiano tanto il sapore della cura. Credo che le costrizioni di quest’anno abbiano offerto la possibilità di un maggior raccoglimento, approfondimento. Rispetto al film, che conosco, mi ha sempre colpito il coraggio di questo padre, la serenità, non l’assenza di preoccupazione, ma la mancanza di rabbia, indice dell’accettazione umile della condozione della sua vita. Infine mi ha insegnato molto il suo atteggiamento umile e riconoscente dell’ultimo giorno di lavoro, dove, pur sapendo che il lavoro stava per concludersi, ha messo la sua camicia migliore per gratitudine non per rivendicare un altro periodo di lavoro. E la vita l’ha ricompensato. È proprio cosí, solo chi la perde, la ritrova, con il centuplo.
Trovo che le iniziative proposte quest’anno, per l’Avvento, abbiano tanto il sapore della cura. Credo che le costrizioni di quest’anno abbiano offerto la possibilità di un maggior raccoglimento, approfondimento. Rispetto al film, che conosco, mi ha sempre colpito il coraggio di questo padre, la serenità, non l’assenza di preoccupazione, ma la mancanza di rabbia, indice dell’accettazione umile della condozione della sua vita. Infine mi ha insegnato molto il suo atteggiamento umile e riconoscente dell’ultimo giorno di lavoro, dove, pur sapendo che il lavoro stava per concludersi, ha messo la sua camicia migliore per gratitudine non per rivendicare un altro periodo di lavoro. E la vita l’ha ricompensato. È proprio cosí, solo chi la perde, la ritrova, con il centuplo.