QUINTO INCONTRO GRUPPI DI ASCOLTO

L’amore che ci unisce

Quinto incontro : La vite e i tralci, il comandamento dell’amore

Giovanni 15, 1 – 17

  • Attendere la parola

Signore Gesù,

sul far della sera ti preghiamo di restare.

Ti rivolgeremo questa preghiera,

spontanea ed appassionata,

infinite volte nella sera del nostro smarrimento,

del nostro dolore e del nostro immenso desiderio di te.

Tu sei sempre con noi.

Siamo noi, invece, che non sempre sappiamo diventare

la tua presenza in mezzo ai nostri fratelli.

Per questo, Signore Gesù, ora ti chiediamo di aiutarci

a restare sempre con te,

ad aderire alla tua persona

con tutto l’ardore del nostro cuore,

ad assumerci con gioia la missione che tu ci affidi:

continuare la tua presenza,

essere Vangelo della tua risurrezione.

Carlo Maria Martini

 

  • Ascoltare la Parola

La vite e i tralci vv. 1 -8

1«Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. 2Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. 3Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato. 4Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me.

 

5Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. 6Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano. 7Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. 8In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli.

 

Versetti di transizione  vv. 9 -11

9Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. 10Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. 11Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.

 

Il comandamento dell’amore  vv. 12 -17

12Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. 13Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. 14Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. 15Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi. 16Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. 17Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri.

 

  • Intervento dell’animatore

Isaia 5, 1 -7

1Voglio cantare per il mio diletto
il mio cantico d’amore per la sua vigna.
Il mio diletto possedeva una vigna
sopra un fertile colle.
2Egli l’aveva dissodata e sgombrata dai sassi
e vi aveva piantato viti pregiate;
in mezzo vi aveva costruito una torre
e scavato anche un tino.
Egli aspettò che producesse uva;
essa produsse, invece, acini acerbi.
3E ora, abitanti di Gerusalemme
e uomini di Giuda,
siate voi giudici fra me e la mia vigna.
4Che cosa dovevo fare ancora alla mia vigna
che io non abbia fatto?
Perché, mentre attendevo che producesse uva,
essa ha prodotto acini acerbi?
5Ora voglio farvi conoscere
ciò che sto per fare alla mia vigna:
toglierò la sua siepe
e si trasformerà in pascolo;
demolirò il suo muro di cinta
e verrà calpestata.
6La renderò un deserto,
non sarà potata né vangata
e vi cresceranno rovi e pruni;
alle nubi comanderò di non mandarvi la pioggia.
7Ebbene, la vigna del Signore degli eserciti
è la casa d’Israele;
gli abitanti di Giuda
sono la sua piantagione preferita.
Egli si aspettava giustizia
ed ecco spargimento di sangue,
attendeva rettitudine
ed ecco grida di oppressi.

 

  • Silenzio

 

  • Comunicazione nella fede

1.Gesù ci invita a RIMANERE in Lui, ad ESSERE suoi amici…

quanto mi preoccupo e cerco di RIMANERE in Lui e con Lui? Quanto tempo passo, ad esempio, nella preghiera?

 

  1. Gesù ci invita anche ad OPERARE secondo la sua Parola.

La mia fede è di tipo devozionale-sentimentalista o mi preoccupo di vivere e mettere in pratica quanto il Signore mi insegna? C’è qualcosa nella mia vita che ho veramente fatto per il Signore e che non avrei mai fatto se non avessi avuto la fede?

 

3.Le nostre “buone azioni” rischiano di essere sterili se fatte “ da solo/a” mentre diventano molto più feconde se fatte “insieme”.   Cerco di collaborare con gli altri e mi rendo disponibile a quanto mi viene richiesto?

 

4.Sono contento del mio essere credente?

Quando e perchè mi sento contento?

 

 

  • Preghiera: Padre nostro

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