Secondo incontro gruppi di ascolto – Ecco la scheda e il video

GdA 22-23 2

“Quando pregate dite: PADRE”
Secondo incontro: La preghiera che Gesù ci ha insegnato
Luca 11, 1 – 4
• Attendere la parola
Padre mio,
mi abbandono a te,
fa’ di me quello che vuoi.
Qualsiasi cosa tu faccia di me
Io ti ringrazio.
Sono pronto a tutto, accetto tutto.
Purchè si compia la tua volontà in me,
in tutte le tue creature.
Non desidero altro, mio Dio.
Rimetto la mia anima nelle tue mani,
la do a te, mio Dio,
con tutto l’amore che ho nel cuore,
perché ti amo,
e perché ho bisogno d’amore,
di far dono di me,
di rimettermi nelle tue mani senza misura,
con infinita fiducia,
perché tu sei mio Padre.
Charles de Foucauld
• Ascoltare la Parola
1Gesù si trovava in un luogo a pregare; quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli». 2Ed egli disse loro: «Quando pregate, dite:
Padre,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno;
3dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano,
4e perdona a noi i nostri peccati,
anche noi infatti perdoniamo a ogni nostro debitore,
e non abbandonarci alla tentazione».
• Intervento dell’animatore
• Per approfondire
Il Padre nostro è una preghiera “sobria” ma straordinariamente “pregnante”.
Tertulliano definisce il Padre nostro “riassunto di tutto il Vangelo”.
E’ riassunto del Vangelo in due direzioni: come rivelazione di Dio e programma di vita.
Il Padre nostro ha la funzione di un “piccolo credo” che si recita per proclamare la propria fede.
Tuttavia resta una preghiera.
La fede non è professata ma pregata e gli eventi della fede non sono narrati ma richiesti.
Chi recita il Padre nostro non professa la fede raccontando bensì desiderando.
Nel Padre nostro la memoria si trasforma in desiderio.
Il Padre nostro è una preghiera di domande.
La figura di chi lo recita però non è quella del servo, ma del bambino, del figlio. Il bambino domanda senza farsi schiavo, dipende rimanendo libero.
Il Padre nostro pone sotto forma di domanda quanto di solito è il centro della nostra lode.
Trasformare la lode in richiesta è fare propri i desideri di Dio.
Recitando il Padre nostro l’uomo ritrova se stesso: amato e capace di amare, nelle mani di Dio e insieme libero, peccatore ma perdonato.
E’ impossibile concludere la preghiera del Padre nostro senza aver ritrovato il gusto di vivere.
( Bruno Maggioni: Padre nostro )
• Silenzio
• Comunicazione nella fede
1) In quale delle cinque domande del Padre nostro mi raccolgo più volentieri, con maggiore consolazione?
2) In quale mi raccolgo con più fatica?
3) Mi sono trovato a recitare il Padre nostro in una delle tre condizioni esistenziali che indicano l’uomo che recita questa preghiera: mendicante, missionario, Figlio dell’uomo?
• Preghiera: Padre nostro

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